Piccolo resoconto fotografico dell’incontro dei volontari all’Eremo di Ronzano del 12 marzo 2016 sul tema ”Essere volontario e credere nella nostra associazione”
Ragioniamo insieme su queste domande, in senso positivo
(non una critica del nostro operato, ma solo uno slancio per fare e per dare di più)
Chi siamo diventati nel tempo
Ci rendiamo conto delle tante persone che confidano in noi e della considerazione della nostra associazione a livello comunale e non solo?
Il mio impegno come tempo
Quanto tempo io dedico al volontariato nella mia associazione?
Quanto tempo ulteriore potrei dedicare (non ho tempo, ma mi impegno perché c’è bisogno di me)?
Posso impegnarmi per dare di più?
Il mio impegno come servizio
Cosa posso fare all’interno della mia associazione?
Quale impegno posso dare per i servizi esterni della mia associazione?
Conosco i progetti che la mia associazione ha attivato?
Ho idea della collaborazione con le altre associazioni, con il comune, con i servizi sociali, con l’ASL? Conosco tutti i servizi di questo volantino? Se non li conosco, a chi posso chiedere?
Cosa mi piace? Cosa non mi piace, ma di cui c’è bisogno? (non ho tempo, ma mi impegno perché c’è bisogno di me) sono disponibile a formarmi? (corsi gratuiti da noi e anche a Volabo)
Il mio impegno come contributo economico ed amministrativo
Ho idea dei costi di gestione della bottega e dei servizi?
Quale il mio impegno economico? (1 euro al giorno, perché no!)
Conosco le modalità per le offerte deducibili?
Conosco il 5×1000?
Conosco l’importanza dell’essere socio?
A cosa servono i soldi dell’iscrizione?
Partecipo all’assemblea annuale dei soci dove si spiega come è andato il bilancio dell’anno passato, per capire meglio il funzionamento amministrativo e per dare il mio contributo di idee?
La comunicazione dentro l’associazione
Sono disponibile a ricevere informazioni?
Quanto mi pesa leggere le email informative inerenti le attività?
Quanto mi pesa rispondere alle email quando mi viene chiesto un ritorno?
Consulto il nuovo sito internet?
Leggo i volantini appesi in bottega o affissi alla cabina dei pensieri, o pubblicati sull’idea, ovvero telefono all’infoline ed alla segreteria sempre aperta nel pomeriggio?
Mi fermo ogni tanto in bottega?
Il rapporto con gli altri volontari
Sono disponibile a dialogare e confrontarmi con gli altri?
Come faccio e come posso fare il servizio, insieme agli altri?
C’è amicizia tra noi? Esiste un bene superiore (anche se litigo con qualcuno, non vado via)?
Sono un volontario positivo? Pochi permali e molta comprensione – pochi problemi e molte soluzioni – molto protagonismo umile – sono discreto, senza parlare male degli altri – sono riservato, senza parlare dei servizi effettuati e delle persone aiutate?
Essere volontario sostenitore e non operativo
Anche se non posso partecipare, mi interesso e condivido? Anche se non posso partecipare, mando persone e coinvolgo amici nei servizi? Coinvolgo una persona che ha bisogno di aiuto?
Coinvolgo amici, parenti e vicini che hanno bisogno di un servizio che l’associazione fornisce?
Informo gli altri di quello che fa la mia associazione?
Cerco di trovare sostenitori economici per la mia associazione (prodotti alimentari per le borse delle famiglie in difficoltà, donazioni, regali per tombole e feste, 5 per mille, ecc. ecc.)?
Riflessioni finali
Se non ci sono io, il servizio va avanti lo stesso?
Forse, ma in modo diverso e minore. Quindi la mia presenza è fondamentale!
Ma non ho tempo?
Chi ha tempo?
Ma sono stanco la sera ed il fine settimana?
Chi non è stanco dopo il lavoro!
Partecipo anche se non posso, perché capisco che, in alcuni momenti, è importante esserci?
Quindi la mia presenza è fondamentale!